All’armi siam transumanisti!

Cosa sta succedendo all’Associazione Italiana Transumanisti?

di Estropico

 

Il recente arrivo della corrente “sovrumanista” e di Stefano Vaj all’interno e ai vertici dell’Associazione Italiana Transumanisti (AIT), ha dato adito a più di una perplessità fra i transumanisti di lunga data. C’è chi sembra non avere problemi con tali sviluppi, ma c’è anche chi se n’è andato sbattendo la porta, chi ha preferito rimandare la propria iscrizione a tempo indeterminato, chi è stato buttato fuori per aver tirato in ballo il problema troppo frequentemente e chi ha deciso di rimanere nonostante i dubbi e l’incertezza. Tutto ciò rende necessaria una pubblica presa di posizione da parte di Estropico, nella forma di questo articolo. Sia ben chiaro che l’intenzione di chi scrive non è di attaccare l’AIT in generale, ma di spiegare ai propri lettori quale sia il rapporto fra Estropico ed una AIT rappresentata a livello nazionale da un sovrumanista, nonché di cercare un modus vivendi fra queste due entità.

 

Fascisti?

Come descrivere questa tendenza sovrumanista? L’etichetta “fascista” (o “neofascista”) è generalmente respinta, ma non da tutti. [1] Un articolo sul sito AIT parla di un apprezzamento fra i transumanisti (o dovremmo dire sovrumanisti?) per la direzione presa dalla Fiamma Tricolore (Forza Nuova, invece, è “oscurantista”, a quanto pare). [2]

Parlando di sovrumanismo non si può poi ignorare Giorgio Locchi, intellettuale d’area, fonte di ispirazione per i sovrumanisti e autore, fra l’altro, di “Espressione politica e repressione del principio sovrumanista”, nel quale l’autore spiega come “non si comprende nulla del fascismo se non ci si rende conto o non si vuole ammettere che il cosiddetto ‘fenomeno fascista’ altro non è che la prima manifestazione politica d’un vasto fenomeno spirituale e culturale, che possiamo chiamare ‘sovrumanismo'”. E prosegue: “Il ‘principio sovrumanista’, rispetto al mondo che lo circonda, diviene rigetto assoluto di un opposto principio egualitaristico’ che conforma quel mondo. Se i movimenti fascisti individuarono il ‘nemico’, spirituale prima ancora che politico, nelle ideologie democratiche – liberalismo, parlamentarismo, socialismo, comunismo, anarco-comunismo – è proprio perché nella prospettiva storica istituita dal principio sovrumanistico quelle ideologie si configurano come altrettante manifestazioni, successivamente comparse nella storia ma tutte ancora presenti, dell’opposto principio egualitaristico, tutte tendenti in definitiva allo stesso fine, con diverso grado di coscienza; e tutte insieme causa della decadenza spirituale e materiale dell’Europa, dell”avvilimento progressivo’ dell’uomo europeo, della disgregazione delle società occidentali.” [3] L’introduzione al testo di Locchi è per l’appunto di Stefano Vaj, il sovrumanista più prominente e oggi anche “segretario nazionale” dell’Associazione Italiana Transumanisti.

Nonostante tutto ciò, descrivere Stefano Vaj e i sovrumanisti come fascisti o neofascisti sarebbe riduttivo, anche se quello sembra essere il loro retroterra culturale e anche se non possono certo dirsi post-fascisti. Una descrizione forse più precisa potrebbe essere quella di seguaci della “Nouvelle Droite” francese. D’altra parte, la “nuova destra” francese venne alla ribalta quando Alain de Benoist, l’intellettuale di punta del movimento, cominciò a contrabbandare concetti cari all’estrema destra nel mainstream conservatore francese tramite una colonna su Le Figaro Magazine, il che diede vita ad un serrato dibattito accademico e giornalistico: si trattava di posizioni politiche fasciste, reazionarie, conservatrici o neofasciste? [4]. L’influenza di de Benoist su Le Figaro Magazine terminò nei primi anni ’80 (Wikipedia), ma un verdetto definitivo non sembra essere stato raggiunto. Serve quindi aprire una parentesi.


La Nuova Destra

La Nouvelle Droite si è coagulata intorno al gruppo di studio “GRECE” (Groupement de Recherce et d’Etudes pour un Civilisation Européenne ), di cui Vaj è stato responsabile italiano del Segretariato Studi e Ricerche, negli anni ’70 e ’80. Una succinta descrizione della “nuova destra” francese, viene da “The Seduction of Unreason: The Intellectual Romance with Fascism from Nietzsche to Postmodernism” di Richard Wolin. Nel capitolo “Designer Fascism”, nella sezione intitolata “Dal razzismo biologico al razzismo culturale” scopriamo che nei primi anni ’80, dopo anni passati all’ombra del concetto di razzismo biologico tipico del fascismo ortodosso, la Nouvelle Droite ha tentato di uscire dal ghetto giustamente riservato ad antidemocratici e razzisti cambiando le carte in tavola: il termine “razza” fu sostituito con “cultura” e lo stesso messaggio xenofobico e anticosmopolita fu presentato come difesa della propria cultura. Per addolcire la pillola, la nuova destra si nascose dietro l’adozione di maniera di un’attitudine tollerante e di sostegno per il “diritto di essere diversi”: secondo de Benoist sono i “cosmopolitanisti” ad essere razzisti, in quanto forzano gli immigrati ad essere assimilati. Wolin descrive tali posizioni come un razzismo non gerarchico e “differenzialista”: nessuna cultura e’ “superiore” ad un altra, ma tutte devono essere, in astratto, rispettate e tutelate. In pratica: algerini in Algeria, la Francia ai francesi. [4]

Secondo Stanley G. Payne, autore di “A History of Fascism 1914-1945” la Nouvelle Droite è profondamente elitista, gerarchica e antiegalitaria, ma (e qui scopriamo il motivo dell’interesse sovrumanista per il transumanesimo) ha sostituito il misticismo di una certa destra evoliana con l’entusiasmo per la tecnoscienza (con particolare interesse per la sociobiologia), e ha rimpiazzato la religiosità filoclericale di una certa destra storica con un neopaganesimo di ispirazione nordica. [5]

Anche presente è il frequente riferimento ai temi della Rivoluzione Conservatrice e a intellettuali proto-fascisti come Ernst Jünger e Oswald Spengler che contribuirono alla “preparazione spirituale” della Germania al nazionalsocialismo con la loro critica alla modernità e ai concetti “occidentali” di ragione, individualismo e liberalismo. [4]

Degno di un accenno è anche l’entusiasmo di alcuni sovrumanisti per il postmodernismo che non a caso ha dei paralleli con la “critica della ragione” degli intellettuali della Rivoluzione Conservatrice. Il risultato di questo cocktail è un’ideologia antisistema, antimoderna, antiliberale, antiamericana e antioccidentale che attacca sia il marxismo che il giudeo-cristianesimo che le stesse idee di democrazia ed uguaglianza.

Le contraddizioni insite in quanto sopra sono state identificate come la causa principale del cedimento della Nouvelle Droite, dopo gli iniziali successi, da Guillaume Faye (ex intellettuale d’area, parzialmente allontanatosene nel 1986 e autore di Archeofuturismo, un testo apprezzato dai sovrumanisti): “Fin dai suoi inizi, la Nouvelle droite e il GRECE hanno praticato, me compreso, la goffaggine semantica e il lapsus permanente. Il duplice discorso di numerosi articoli, delle riviste e dei libri oscillava tra riferimenti obliqui a temi, autori o iconografie classiche dell’ultradestra – in particolare germanica – e filippiche antirazziste, filo-islamiche, pseudo-gosciste o terzomondiste che non traevano in inganno l’avversario, ma riuscivano a disorientare il nostro pubblico.” [6]

Contraddizioni, ambiguità e “riferimenti obliqui” che ci sembra di osservare anche in Biopolitica, di Stefano Vaj, un testo che sembra essere visto dai sovrumanisti come l’anello mancante fra la Nouvelle Droite e il transumanesimo. Secondo Vaj, qui recensito sul sito “Italia Sociale – il quindicinale del socialismo nazionale” dal sovrumanista Francesco Boco, le sfide presentate dalle nuove tecnologie dovrebbero essere affrontate con “una mentalità archeofuturista e postmoderna evitando di cadere nella trappola della logica moderna, democratica, umanista e globalista”. Si noti la presenza in appendice a Biopolitica di un brano di “La colonizzazione dell’Europa” di Faye, a sottolineare il collegamento fra Vaj ed un autore secondo il quale la genetica “fornirà rapidamente gli strumenti artificiali per compensare e risanare la nostra decadenza biologica e demografica… Ben inteso, i regimi attuali, intrisi di egualitarismo ed umanismo, rigettererebbero oggi con orrore qualsiasi abbozzo di soluzione di questo genere, considerandoli giustamente, dal loro punto di vista, ‘luciferini’. Ma sotto la pressione delle circostanze, i vecchi pregiudizi umanisti possono cambiare. La ‘barbarie’ di oggi sarà forse la nuova civiltà di domani, come già fu quella di ieri, si potrebbe rispondere, in modo molto archeofuturista…” E se le biotecnologie non bastassero, Faye ha altre idee: in Archeofuturismo l’autore sogna ad occhi aperti di una soluzione finale ai problemi dell’immigrazione: la rimozione forzata dei mussulmani dall’Europa ed il loro trasferimento in Madagascar. [7] L’immigrazione (e come gestirla e/o limitarla) non é un tema tabù su Estropico, ma entro certi limiti…

 

Transumanisti?

Nessuno dubita che i sovrumanisti accettino la cosiddetta Massima Centrale del Transumanismo (MCT): “è etico e desiderabile utilizzare mezzi tecnoscientifici per superare la condizione umana (data)”. [8] Ma chi scrive ripete da anni che questo altro non è che il minimo comun denominatore del transumanesimo e che in quanto tale può essere facilmente adottato, e adattato ai propri fini, da tutte le parti politiche non bioconservatrici o neoluddiste. Estremisti di destra e di sinistra compresi. Questo è indubbiamente uno dei punti di forza del transumanesimo, ma può anche essere un’arma a doppio taglio, come in questo caso. I fondatori del transumanesimo moderno, consci di tutto ciò, si sono sforzati di ancorare la MCT ai concetti del rispetto dell’individuo, della libertà, della tolleranza e della democrazia, sottolineando le radici sostanzialmente umaniste e liberali del transumanesimo. [9] Gli estropici si sono spinti oltre, tentando di ancorare la MCT ad idee come quelle di ordine spontaneo prima e di società aperta in seguito, [10] ma a quanto pare i sovrumanisti, per quanto abbiano delle difficoltà con i concetti di ordine spontaneo e società aperta, sembrano capaci del contorsionismo ideologico necessario a dichiararsi transumanisti (al di là del minimo comun denominatore della MCT), pur mantenendo le proprie posizioni critiche dei diritti umani, le ossessioni “etno-identitarie” che innalzano l’etnia, invece dell’individuo, a fonte dei propri valori, le conseguenti simpatie per il pulitore etnico Slobodan Milosevic, le velleità “euroasiatiche”, le fissazioni per l’etnia indoeuropea, etc, etc, etc (questi sono solo esempi – i lettori sono incoraggiati a documentarsi in rete). O forse si tratta del vecchio vizio della “goffaggine semantica” del “lapsus permanente” e del “duplice discorso” di cui sopra…

 

Sovrumanisti e AIT

Riccardo Campa, fondatore e presidente dell’AIT, non ha mai nascosto il proprio orientamento politico e si è spesso descritto come socialista e vicino alla Rosa nel Pugno. Estropico.com aspira ad essere un sito politicamente bipartisan, in grado di diffondere un transumanesimo aperto, pragmatico e dinamico che possa essere incorporato dalle parti più futurizzanti di entrambi gli schieramenti politici (così come sarà rigettato da quelli più bioconservatori e neoluddisti, sia a destra che a sinistra). Infatti, Estropico e Campa (e la AIT) hanno collaborato costruttivamente e senza problemi, anche perché Campa rappresenta senza dubbio una sinistra “estropica”. I problemi sono cominciati con l’arrivo dei sovrumanisti, prova ne sia che non si è mai sentita la necessità di pubblicare un articolo teso a prendere pubblicamente le distanze dalle posizioni politiche di Campa, come invece è ora ritenuto necessario fare con i sovrumanisti.

Campa ha dapprima ripetutamente rassicurato chi ha espresso preoccupazione per l’improvviso arrivo degli iperattivi sovrumanisti, solo per poi nominare Vaj segretario nazionale dell’associazione, una mossa resa ancor più controversa dall’assenza di elezioni interne (Campa ha selezionato personalmente i dirigenti dell’associazione e, da statuto, le elezioni interne si terranno solo a cinque anni dalla costituzione, quindi nel 2012). Campa sembra convinto che la sua reputazione di uomo della sinistra sia sufficiente a proteggere il transumanesimo italiano dalle accuse di neofascismo – una scommessa secondo noi rischiosa.

Cosa ha spinto Campa a tale mossa? Che si tratti, come teorizzano i maligni, di un “patto col diavolo” in cui Vaj ottiene una posizione di “potere”, subordinata a quella di Campa, in cambio dell’aiuto legale fornito nel costituire l’associazione (impresa non da poco nella nostra burocraticissima Italia)? O forse, l’atipicità di questa frangia emersa dal microcosmo neofascista ha reso possibile un’alleanza basata su alcuni punti in comune con un certa sinistra, come l’anticlericalismo e l’antiamericanismo? Oppure, il fattore decisivo è stato l’accesso che Vaj e altri sembrano occasionalmente avere ad alcuni giornali di partito del centrodestra (La Padania, Il Secolo d’Italia)? Più probabilmente, si è trattato di una combinazione di tutti questi, e altri, fattori, insieme ad un frainteso senso di apertura ai transumanisti di tutti gli orientamenti ideologici.

 

Il futuro

Innanzitutto è necessario ricordare che Estropico è un progetto nato anni prima dell’AIT, che è indipendente da essa o da qualsiasi altra organizzazione, transumanista o meno, e che si tratta di un progetto in fase di continuo sviluppo ed evoluzione. La domanda da porsi, ora, è se saranno possibili future collaborazioni fra Estropico e una AIT in cui un sovrumanista riveste un ruolo di primo piano come quello di segretario nazionale.

Ad oggi, noi speriamo ancora di sì. Dopotutto, l’AIT non si è ancora trasformata in un’ipotetica Associazione Italiana Sovrumanista, le posizioni politiche della Nouvelle Droite sopra esposte non sono state certo incorporate nello statuto dell’AIT e la minoritaria presenza sovrumanista all’interno dell’associazione, per quanto discutibile e potenzialmente imbarazzante, non è necessariamente inaccettabile. Nessuno, inoltre, mette in dubbio che Vaj abbia lo spessore intellettuale necessario a ricoprire il ruolo di segretario nazionale. D’altra parte, però, ci sembra chiaro che quello che rischia di nuocere all’immagine dell’associazione e del neonato movimento transumanista è la presenza al suo vertice di un personaggio il cui nome ci sembra strettamente collegato alle controverse posizioni della destra antagonista, ai suoi siti e alle sue pubblicazioni, e la cui versione del transumanesimo affonda le radici non nell’umanesimo e nell’illuminismo, ma negli altri, oscuri territori sopra illustrati. La possibile confusione, da parte dei non “addetti ai lavori”, fra transumanesimo (italiano) e sovrumanismo potrebbe avere un impatto più che negativo sul movimento.

E’ per questi motivi che il proseguimento della collaborazione fra Estropico e la AIT impone la necessità di questa pubblica ed esplicita presa di posizione. Possiamo solo sperare che gli amici non-sovrumanisti all’interno dell’AIT ci scuseranno se tale collaborazione conterrà, almeno per il momento, un certo “turarsi il naso” di montanelliana memoria.

 

Note e Bibliografia

[1] Adriano Scianca sembra non aver problemi a dichiarare in pubblico che “essere fascisti è più divertente che essere seriosi liberaldemocratici” e aggiunge, nel rispondere alla domanda “Perche’ sei fascista?” che “…nel fascismo europeo riscontro un fermento culturale, una vivacità nelle sperimentazioni, una vitalità filosofica, un girare attorno ai temi veramente centrali della nostra epoca che non riesco ad intravedere nel campo opposto, dove anzi mi sembra che non si faccia altro che rimasticare metafisiche puerili vecchie di duemila anni…”

[2] Si noti però, che l’autrice dell’articolo, tale Mafalda Grandi, sembra convinta che Estropico sia un sito “neocon… intollerante, benpensante e conservatore”, il che spinge chi scrive a chiedersi se non sia possibile che l’autrice abbia frainteso le simpatie politiche di certi sovrumanisti quanto ha frainteso quelle di Estropico.

[3] Espressione politica e repressione del principio sovrumanista, di Giorgio Locchi

[4] “The Seduction of Unreason: The Intellectual Romance with Fascism from Nietzsche to Postmodernism” di Richard Wolin pp 267-268, 154

[5] Stanley G. Payne, “A History of Fascism 1914-1945” pp 510

[6] Archeofuturismo, Guillaime Faye

[7] Gli scenari fanta-geo-politici di Archeofuturismo (parte di Perchè non possiamo dirci archeofuturisti)

[8] Vincenzo Russo, Più che Umani. La Bioetica filosofica e le tecnologie del potenziamento psicofisico http://www.estropico.com/id308.htm

[9] La Dichiarazione Transumanista e l’FAQ transumanista.

[10] I Principi Estropici Versione 3.0, Una Dichiarazione Transumanista, di Max More

Tags: No tags

Comments are closed.